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  • Immagine del redattoreAkram Cheik - Lawyer

Riforma fiscale sulle imprese a Dubai

Iimposta sulle società applicabile dal 1 giugno 2023 a Dubai


Una pubblicazione sul sito web del governo datata 9 dicembre 2022 ha fornito alcuni dettagli sulla nuova legislazione negli Emirati Arabi Uniti, riguardante una “Corporate tax” o in francese un’imposta sulle società. Mentre è del tutto fuori questione applicare un’imposta sulle persone fisiche, la comparsa di un’imposta sulle società è attesa da quasi due anni e si è rafforzata con l’arrivo dell’IVA al 5% dal 2019 negli Emirati. Così, per quanto riguarda l'imposta sulle società, la cifra del 9% era già nota, il governo ha stabilito alcune linee guida senza rispondere a tutte le domande sul regime. Molti punti sembrano al momento irrisolti, ma queste poche zone grigie troveranno sicuramente risposta nel tempo, in particolare attraverso il sito del governo. Intanto gli elementi forniti possono già portarci ad una breve presentazione del futuro regime per tracciarne una prima sintesi.



I – Presentazione del nuovo regime fiscale delle imprese negli Emirati Arabi Uniti



A – L’efficacia dell’imposta sulle società a Dubai


A prima vista, questo nuovo regime dovrebbe entrare in vigore dal 1 giugno 2023, per una maggiore comprensione dell'efficacia del sistema per le aziende, il governo fornisce come esempio un'azienda che inizia il suo anno fiscale il 1 luglio 2023 e termina a giugno 30, 2024: queste ultime saranno quindi soggette da un lato alla Corporate Tax, ma anche al nuovo regime dichiarativo. Un altro esempio fornito, riguardante una società che inizia il suo anno fiscale il 1 gennaio 2023, cioè prima dell'inizio della nuova legislazione in vigore dal 1 giugno 2022, non sarà soggetta all'imposta sulle società prima del 1 gennaio 2024. Il nuovo regime sarà in vigore a giugno 2022 non è ovviamente retroattiva, e non può quindi applicarsi a chi ha iniziato un’attività a gennaio 2022, in quanto negli Emirati Arabi Uniti non era prevista alcuna imposta. Per quanto riguarda la sua applicazione, il tetto fiscale è fissato a 375.000 AED, ovvero circa 96.000 euro. Al di là di questo importo, tutte le società saranno tassate al 9%. Riassumendo, se il reddito percepito è pari a 1.000.000 AED, verrà presa in considerazione la fascia superiore a 375.000 AED, cioè in questo caso 625.000 AED per la quale il contribuente dovrà pagare il 9% di tale somma, cioè 56.250 AED, somma che può essere ridotto da vari crediti d’imposta.


B- Riguarda le società soggette all'imposta sulle società a Dubai


Si tratta ovviamente di persone giuridiche la cui sede principale è negli Emirati Arabi Uniti, di imprenditori individuali o di persone che svolgono la propria attività come libero professionista. Tuttavia, per quanto riguarda le persone non residenti ma che, in vista della convenzione fiscale, hanno stabilito una residenza stabile negli Emirati Arabi Uniti, saranno anch'esse soggette a questa imposta sui redditi, come per i loro redditi provenienti dagli Emirati Arabi Uniti? . Per quanto riguarda le società straniere, la cui gestione è effettuata dagli Emirati Arabi Uniti, potrebbero essere considerate residenti fiscalmente anche per quanto riguarda i loro redditi provenienti da fonti emiratine. Tuttavia, se i criteri appaiono ampi, alcune società stabilite in una zona franca potranno ottenere un'aliquota fiscale pari allo 0%.


II – Meccanismi di esenzione e controllo per il pagamento dell'imposta sulle società negli Emirati Arabi Uniti


A- Esenzione per le aziende della zona franca negli Emirati (Free Zone)


Se alcune imprese della zona franca sembrano poter beneficiare di un regime specifico di aliquota zero, il governo sembra indicare che tale esenzione si baserà sul reddito senza però specificare l’importo a cui verrà applicata l’aliquota zero. si applicherà. . Tuttavia, il governo sembra indicare un diritto di opzione per quanto riguarda l'imposta sulle società nelle zone franche, queste ultime devono tuttavia soddisfare il criterio del mantenimento della sostanza economica (vedi legge ESR in particolare per le holding e le filiali). Sono quindi previste altre esenzioni, in particolare per quanto riguarda i dividendi e le plusvalenze. (Partecipazione). Inoltre, verrà applicato un nuovo sistema di deducibilità degli oneri, che potrebbe comportare una riduzione dell'imposta. Verranno inoltre forniti dettagli sulle esenzioni legate alle zone franche.


B- Controllo e sanzioni



Questo nuovo regime richiede innanzitutto che il contribuente si registri presso il governo, al fine di ottenere un codice fiscale dall'amministrazione. Pertanto, le società interessate dovranno compilare una dichiarazione corrispondente ai loro profitti, che dovrà essere restituita (informazione che potrà essere modificata prossimamente) negli ultimi tre anni prima della fine dell'anno fiscale in corso. Da quel momento in poi diventerà imperativo poter tenere a disposizione dell'amministrazione diversi documenti contabili relativi ai conti sociali per poter far fronte ai vari controlli posti in essere dall'amministrazione fiscale. Inoltre, saranno previste sanzioni e sanzioni - anche se non ancora menzionate - per i trasgressori, è quindi fortemente consigliato rivolgersi a professionisti per accertarsi di dichiarare correttamente, è più consigliabile farsi accompagnare da specialisti in materia contabile per evitare sanzioni.


Akram Cheik, avvocato per Nextcap



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